Col­le­gio Docenti

Come in un com­ples­so mec­ca­ni­smo che si com­po­ne di più par­ti, la scuo­la neces­si­ta che cia­scu­no di que­ste figu­re svol­ga al meglio la sua fun­zio­ne sia dal pun­to di vista indi­vi­dua­le, sia in un con­te­sto col­let­ti­vo. Per que­sto moti­vo all’in­ter­no del­la scuo­la sono sta­ti isti­tui­ti diver­si Orga­ni Col­le­gia­li, oggi ci sof­fer­me­re­mo su uno di essi in par­ti­co­la­re: Il Col­le­gio dei Docen­ti o CdD.

Il Col­le­gio dei docen­ti nell’a.s. 2024/2025 è così costituito:

Scuo­la dell’Infanzia:

Scuo­la Primaria:

Scuo­la Secondaria:

COL­LE­GIO DEI DOCEN­TI: COS’È

Si trat­ta del­l’orga­no col­le­gia­le respon­sa­bi­le del­l’or­ga­niz­za­zio­ne del­le atti­vi­tà didat­ti­che ed edu­ca­ti­ve che ven­go­no svol­te all’in­ter­no di un isti­tu­to sco­la­sti­co ed è com­po­sto dal Diri­gen­te sco­la­sti­co e da tut­ti docen­ti in ser­vi­zio. Si arti­co­la in Dipar­ti­men­ti Disci­pli­na­ri o Com­mis­sio­ni ovve­ro “sot­to-grup­pi” com­po­sti da docen­ti spe­cia­liz­za­ti nel­la stes­sa disci­pli­na o appar­te­nen­ti alla stes­sa area disci­pli­na­re, pre­po­sti per pren­de­re deci­sio­ni comu­ni su deter­mi­na­ti aspet­ti impor­tan­ti del­la didattica.

COSA FA IL COL­LE­GIO DEI DOCEN­TI: COM­PI­TI E FUNZIONI

A livel­lo nor­ma­ti­vo le sue com­pe­ten­ze, i suoi ruo­li e le sue fun­zio­ni sono sta­bi­li­te dal Decre­to Legi­sla­ti­vo 297/94, in vir­tù del qua­le il Col­le­gio dei Docen­ti eser­ci­ta pote­ri di deli­be­ra svol­gen­do i com­pi­ti di:

  • ela­bo­ra­re il Pia­no Trien­na­le del­l’Of­fer­ta For­ma­ti­va o PTOF;
  • ade­gua­re i pro­gram­mi d’in­se­gna­men­to alle esi­gen­ze spe­ci­fi­che del ter­ri­to­rio e del coor­di­na­men­to disciplinare;
  • adot­ta­re ini­zia­ti­ve per il soste­gno di alun­ni svan­tag­gia­ti;
  • redi­ge­re del pia­no annua­le del­le atti­vi­tà di aggior­na­men­to e for­ma­zio­ne;
  • sud­di­vi­de­re l’an­no sco­la­sti­co in tri­me­stri o qua­dri­me­stri per le valutazioni;
  • sta­bi­li­re l’ado­zio­ne dei libri di testo;
  • appro­va­re gli accor­di con reti di scuo­le per quan­to riguar­da gli aspet­ti didattici;
  • valu­ta­re perio­di­ca­men­te l’an­da­men­to didat­ti­co complessivo;
  • ela­bo­ra­re solu­zio­ni per i casi di scar­so ren­di­men­to o irre­go­la­re com­por­ta­men­to degli alunni;
  • valu­ta­re lo sta­to di attua­zio­ne dei pro­get­ti per le scuo­le situa­te in zone a rischio;
  • iden­ti­fi­ca­re e attri­bui­re fun­zio­ni stru­men­ta­li al PTOF.
  • deli­be­ra­re sul­la for­ma­zio­ne del­le clas­si, asse­gna­zio­ne dei docen­ti e sul­l’o­ra­rio del­le lezioni;
  • eleg­ge­re il comi­ta­to di valu­ta­zio­ne dei docen­ti;
  • deli­be­ra­re sul­la sospen­sio­ne dei docen­ti quan­do si veri­fi­ca­no casi di ina­dem­pien­ze rilevanti;
  • sta­bi­li­re cri­te­ri e moda­li­tà rela­ti­vi alle even­tua­li dero­ghe al limi­te di assen­ze pre­vi­ste;

QUAN­DO SI RIU­NI­SCE IL COL­LE­GIO DEI DOCENTI

Di nor­ma il col­le­gio dei docen­ti si riu­ni­sce alme­no una vol­ta ogni tri­me­stre o qua­dri­me­stre (a secon­da di come si è scel­to di sud­di­vi­de­re l’an­no sco­la­sti­co), ma può riu­nir­si ogni qual­vol­ta che:

  • il diri­gen­te sco­la­sti­co lo riten­ga necessario;
  • un ter­zo dei com­po­nen­ti ne fac­cia richiesta.

Le riu­nio­ni del CdD devo­no tener­si in ora­rio extra­sco­la­sti­co per non inter­fe­ri­re con le lezio­ni e duran­te lo svol­gi­men­to di esse la fun­zio­ne di segre­ta­rio del col­le­gio vie­ne rico­per­ta dal Pre­si­de o da uno dei suoi col­la­bo­ra­to­ri. Per riu­nir­si e deli­be­ra­re il Col­le­gio ha biso­gno di due ele­men­ti fon­da­men­ta­li:

  • Il quo­rum costi­tu­ti­vo o strut­tu­ra­le
    in quan­to la riu­nio­ne è con­si­de­ra­ta vali­da solo in pre­sen­za di alme­no la metà più uno dei componenti;
  • Il quo­rum deli­be­ra­ti­vo o fun­zio­na­le
    in quan­to le deli­be­ra­zio­ni per esse­re adot­ta­te devo­no esse­re vota­te a mag­gio­ran­za assoluta.

COME PUÒ AVVE­NI­RE LA CON­VO­CA­ZIO­NE DEL COL­LE­GIO DEI DOCENTI

Secon­do il rife­ri­men­to nor­ma­ti­vo il Col­le­gio dei Docen­ti può esse­re con­vo­ca­to in due modi:

  • tra­mi­te con­vo­ca­zio­ne ordinaria;
  • tra­mi­te con­vo­ca­zio­ne straordinaria;

Trat­tan­do­si di con­vo­ca­zio­ni di orga­ni col­le­gia­li, entram­be le moda­li­tà devo­no esse­re pre­av­vi­sa­te secon­do tem­pi e moda­li­tà disci­pli­na­te dal rego­la­men­to inter­no del­la scuo­la. L’arti­co­lo 10 del D.lgds 297/04 con­fe­ri­sce, infat­ti al Con­si­glio di Isti­tu­to di deli­be­ra­re auto­no­ma­men­te sul­le moda­li­tà di con­vo­ca­zio­ne degli orga­ni col­le­gia­li. Pro­ce­de­re­mo ades­so ad ana­liz­za­re nel det­ta­glio entram­be le moda­li­tà di con­vo­ca­zio­ne per capi­re meglio in qua­li casi è oppor­tu­no pro­ce­de­re con l’u­na e in qua­li casi con l’al­tra, cer­can­do di capi­re anche in cosa differiscono

Con­vo­ca­zio­ne ordi­na­ria del Col­le­gio dei docen­ti: moda­li­tà di svolgimento

Per quan­to riguar­da il dibat­ti­to col­le­gia­le, anch’es­so si arti­co­la secon­do tem­pi­sti­che e fasi ben precise:

  1. All’i­ni­zio del­la riu­nio­ne, il diri­gen­te sco­la­sti­co in qua­li­tà di pre­si­den­te del col­le­gio comu­ni­ca le sue pro­po­ste in un tem­po mas­si­mo di 15 minuti;
  2. Ogni rela­to­re illu­stra la pro­po­sta nel tem­po mas­si­mo di 5 minuti;
  3. Il diri­gen­te coor­di­na un dibat­ti­to in cui ogni docen­te può effet­tua­re bre­vi inter­ven­ti di 2 minu­ti per richie­ste di chia­ri­men­ti, pro­po­ste in ret­ti­fi­ca o in alter­na­ti­va, espri­mer­si in soste­gno o rifiu­to del­la proposta;
  4. Il rela­to­re al ter­mi­ne degli inter­ven­ti ha dirit­to di repli­ca per un tem­po mas­si­mo di 3 minuti;

I rela­to­ri avran­no tem­po per riti­ra­re le pro­prie pro­po­ste fino al momen­to in cui il diri­gen­te sco­la­sti­co decre­te­rà l’i­ni­zio del­le pro­ce­du­re per met­ter­le ai voti chie­den­do ai pre­sen­ti di espri­me­re pri­ma i voti favo­re­vo­li, poi quel­li con­tra­ri e infi­ne gli aste­nu­ti. Tut­ti que­sti pas­sag­gi descrit­ti devo­no svol­ger­si in un arco di tem­po del­la dura­ta di 4 ore, nel caso allo sca­de­re di esse il pun­to all’or­di­ne del gior­no non fos­se anco­ra esau­ri­to, il col­le­gio può deci­de­re se con­ti­nua­re con la riu­nio­ne o di aggior­nar­si per alla pros­si­ma data. Si pro­ce­de­rà quin­di con la reda­zio­ne di un ver­ba­le sin­te­ti­co che ver­rà affis­so per 3 gior­ni in sala docenti.

CON­VO­CA­ZIO­NE STROR­DI­NA­RIA DEL COL­LE­GIO DEI DOCEN­TI: MODA­LI­TÀ DI SVOLGIMENTO

In caso di urgen­ze improv­vi­se il diri­gen­te può deci­de­re di con­vo­ca­re il col­le­gio dei docen­ti straor­di­na­rio, con un pre­av­vi­so non infe­rio­re alle 24 ore. Le pro­po­ste cor­re­la­te all’or­di­ne del gior­no in quel caso saran­no di tipo infor­ma­ti­vo e i docen­ti avran­no l’op­por­tu­ni­tà di pre­sen­ta­re tut­te le pro­po­ste che riter­ran­no neces­sa­rie duran­te il dibat­ti­to collegiale.

Emer­gen­za Coro­na­vi­rus: Col­le­gio dei Docen­ti a distanza

Con la sospen­sio­ne del­le atti­vi­tà didat­ti­che a cau­sa del­l’emer­gen­za coro­na­vi­rus, sono bloc­ca­te anche le atti­vi­tà degli orga­ni col­le­gia­li in pre­sen­za. Il Decre­to n.18 del 17 mar­zo 2020 (Cura Ita­lia) pre­ve­de che le riu­nio­ni di tali orga­ni ven­ga­no svol­te in moda­li­tà tele­ma­ti­ca, seguen­do la scia e i cana­li attual­men­te uti­liz­za­ti per la didat­ti­ca a distan­za.

ASSEN­ZA DAL COL­LE­GIO DEI DOCENTI

La nor­ma­ti­va di rife­ri­men­to è con­te­nu­ta nel CCNL/2007, ovve­ro il Con­trat­to Col­let­ti­vo Nazio­na­le del Lavo­ro, che affer­ma che per i docen­ti la par­te­ci­pa­zio­ne alle atti­vi­tà fun­zio­na­li all’in­se­gna­men­to, deli­be­ra­te e svol­te all’in­ter­no degli orga­ni col­le­gia­li, è obbli­ga­to­ria e che un’e­ven­tua­le assen­za deve esse­re giu­sti­fi­ca­ta da moti­va­zio­ni vali­de e dimo­stra­bi­li. Anche per le riu­nio­ni straor­di­na­rie del col­le­gio dei docen­ti vale la stes­sa rego­la, ovve­ro ven­go­no equi­pa­ra­te alle assen­ze nor­ma­li. L’arti­co­lo 16 del CCNL/2007 ne sta­bi­li­sce le moda­li­tà, le tipo­lo­gie di per­mes­so, le giu­sti­fi­ca­zio­ni e il recu­pe­ro del­le ore di assen­za.